| (Testo CEI74) 17 1Il mio spirito vien meno, i miei giorni si spengono; non c'è per me che la tomba!
2Non sono io in balìa di beffardi? Fra i loro insulti veglia il mio occhio.
3Sii tu la mia garanzia presso di te! Qual altro vorrebbe stringermi la destra?
4Poiché hai privato di senno la loro mente, per questo non li lascerai trionfare.
5Come chi invita gli amici a parte del suo pranzo, mentre gli occhi dei suoi figli languiscono;
6così son diventato ludibrio dei popoli sono oggetto di scherno davanti a loro.
7Si offusca per il dolore il mio occhio e le mie membra non sono che ombra.
8Gli onesti ne rimangono stupiti e l'innocente s'indigna contro l'empio.
9Ma il giusto si conferma nella sua condotta e chi ha le mani pure raddoppia il coraggio.
10Su, venite di nuovo tutti: io non troverò un saggio fra di voi.
11I miei giorni sono passati, svaniti i miei progetti, i voti del mio cuore.
12Cambiano la notte in giorno, la luce - dicono - è più vicina delle tenebre.
13Se posso sperare qualche cosa, la tomba è la mia casa, nelle tenebre distendo il mio giaciglio.
14Al sepolcro io grido: «Padre mio sei tu!» e ai vermi: «Madre mia, sorelle mie voi siete!».
15E la mia speranza dov'è? Il mio benessere chi lo vedrà?
16Scenderanno forse con me nella tomba o caleremo insieme nella polvere!
| (Testo TILC) 17 1Il mio respiro si spegne, è giunta la fine; una tomba è pronta ad accogliermi.
2Sono circondato da calunniatori, non chiudo occhio per l'amarezza che provo.
3Ti prego, o Dio, garantisci tu per me. Nessun altro potrebbe darmi una mano.
4Tu hai reso gli uomini irragionevoli, perciò non permettere che essi trionfino.
5Si dice: 'Chi guadagna tradendo gli amici avrà figli ciechi'.
6Ora, tutti applicano a me questo proverbio, e mi sputano in faccia.
7Sono quasi accecato dal dolore; sono diventato l'ombra di me stesso.
8Questo sgomenta gli uomini onesti, l'innocente si indigna di fronte al malvagio.
9Ma chi è onesto continua per la sua strada e chi ha le mani pulite sarà incoraggiato.
10Vanno e vengono in continuazione, ma non ne trovo uno che ragiona.
Giobbe si affida alla tomba
11'I miei giorni passano, i miei piani e i miei sogni svaniscono.
12Gli uomini scambiano la notte con il giorno, dicono che la luce è più vicina delle tenebre.
13Anche se spero, la mia dimora è nel mondo dei morti, là sarò disteso nell'oscurità.
14Alla fossa ho detto: 'Tu sei mio padre! al verme ho detto: 'Tu mi sei madre e sorella'.
15Dove sei, ora, mia speranza? Chi ti vedrà più?
16Scenderai con me nel mondo dei morti, assieme finiremo nella polvere'.
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